La vacanza da trascorrere in un agriturismo è, senza ombra di dubbio, una delle tendenze più ricercate negli ultimi anni. L’incanto dei luoghi che circondano le aziende del settore crea il presupposto ideale per un relax di mente e corpo immersi nella tranquillità e nel silenzio dell’ambiente naturale circostante. La possibilità, inoltre, di trovare in queste soluzioni una base strategica per visitare l'area circostante e le principali città d'arte, o seguire uno dei sentieri storico-naturalistici ed archeologici che il territorio offre, unita alla cucina sana e biologica che le aziende agrituristiche sono in grado di offrire, sono, sempre più, la ricetta ideale del nuovo vivere bene. Per conoscere meglio le caratteristiche di questo settore ancora non del tutto esplorato, quale sia la politica da adottare per favorirne l’espansione ed essere più vicini alle esigenze dei turisti, i servizi che il settore è in grado di offrire, abbiamo intervistato il Dr. Ettore Pottino, vicepresidente nazionale dell’Agritu-rist e vicepresidente regionale della Confagricoltura.
Dr. Pottino quante sono, attualmente, le aziende agrituristiche in Sicilia?
“Pressappoco cinquecento”
Si è registrato un aumento degli agriturismi negli ultimi anni?
“Sì, grazie alle misure del PSR dei Fondi europei”.
Chi è l’agriturista oggi?
“E’ l’agricoltore che si occupa di ricettività, facendo attività turistica, rimanendo principalmente un agricoltore”.
Cosa offre, oggi, una moderna azienda agrituristica?
“Dev’essere in grado di offrire ospitalità in linea con il resto della proposta turistica, rispondendo, pertanto, a tutti i requisiti di comfort e di dotazione di servizi più completi possibile”.
Di quale nazionalità sono, prevalentemente, i turisti che scelgono un agriturismo siciliano?
“C’è una preponderanza di Olandesi, seguiti da Inglesi, Francesi, Tedeschi e molti Americani”.
Per quanto tempo, in media, si fermano in un agriturismo?
“Il turismo estero inizia ad aprile e finisce ad ottobre. La permanenza media va da due giorni ad una settimana”.
Quali sono i periodi preferiti per le vacanze in agriturismo?
“Per il mercato estero sono quelli che vanno da aprile ad ottobre, per quello locale, invece, continua anche nei mesi invernali e nei week end”.
Quali sono, in media, i servizi che un agriturismo offre?
“Dipende dalla localizzazione delle aziende: se l’agriturismo insiste in una zona di per sé turistica come quella costiera (propria del territorio siracusano e del Catanese), può essere sufficiente l’offerta dell’ospitalità del turista. Le aziende che, invece, si trovano nelle zone interne, nelle quali il turismo è meno diffuso, devono dotarsi di tutto, e offrire, quindi, una buona ristorazione e servizi come attività sportive, maneggio, piscina e quant’altro contribuisca a renderle autosufficienti”.
E quali sono quelli più richiesti dai turisti?
“Quelli che scelgono le zone costiere sono interessati ad un turismo tipico delle zone marittime, più pratico e tradizionale oppure di un turismo più elitario, che li aiuti a provare emozioni più forti, come quelle che può favorire il paesaggio tipico dell’entroterra siciliano, delle Madonie e dei Nebrodi. Si tratta di quella fascia di turisti molto attenta al territorio e a quello che offre e che chiede un’offerta più personalizzata che consenta un contatto con la gastronomia locale e con l’operatore”.
Cosa si potrebbe fare per aumentare la presenza di turisti in Sicilia?
“Innanzitutto una politica di potenziamento dei voli a basso costo che interessino tutta l’Europa. Bisogna puntare sull’economicità del trasporto aereo e sulla promozione dell’offerta turistica, in generale, e, nello specifico, di quella agrituristica. Quello che serve è essere competitivi, perché il turista straniero che sceglie la Sicilia per le proprie vacanze deve poterlo fare a costi accettabili. Alcuni aeroporti, come quello di Trapani, si sono attrezzati, Palermo, invece, è al palo e Catania fa qualcosa”.
Il turista che non si trova bene in agriturismo a chi può rivolgersi per far presente eventuali problemi?
“Alle organizzazioni di categoria che possono veicolare eventuali disservizi, o direttamente all’assessorato Agricoltura, all’interno del quale opera un gruppo che si occupa di agriturismo. Un ruolo importante nella comprensione dei problemi lo riveste la comunicazione e l’informazione sul settore: il turista che sceglie di trascorre il suo tempo libero in un agriturismo deve tenere conto che si tratta di un prodotto artigianale che, rispetto allo standard industriale (quale può essere la ricezione alberghiera), può avere alcuni valori e alcune imperfezioni. Deve, quindi, essere pronto ad accettare un’ospitalità fatta di un contatto più diretto con gli operatori dell’azienda e di uno standard di ospitalità che, sebbene diverso da quello di un albergo, offre sicuramente molto di più nell’ambito della forma complessiva dell’accoglienza”.
Ritiene che il rapporto tra azienda agrituristica e territorio circostante (centro abitato, parchi naturali, luoghi di divertimento, vie di comunicazioni) sia soddisfacente o c’è ancora molto da fare?
“C’è ancora da lavorare, ma, per quanto attiene la mia azienda, ci riteniamo fortunati per lo stretto contatto con il patrimonio culturale, architettonico e naturalistico delle Madonie, con il loro importante potenziale turistico (anche se ancora inespresso)”.
Come ha accennato prima, lei è titolare di un agriturismo, qual è e dove si trova?
“Si tratta dell’agriturismo Sicilia Monaco di Mezzo, immerso nel territorio di Petralia Sottana, nelle basse Madonie. L’azienda, posta nel cuore dell’Isola, equidistante da Palermo e Catania, è raggiungibile uscendo dallo svincolo autostradale di Resuttano sulla Palermo – Catania”.
Quali servizi offre?
“Monaco di Mezzo offre una calorosa ospitalità in camere triple o matrimoniali e in appartamenti da due a sei posti, il tutto dotato di condizionatori e/o riscaldamento. La struttura dispone, inoltre, di un proprio maneggio e di una piscina all'aperto con vista sulla campagna circostante, un campo da tennis, un parco giochi, un club house per gli ospiti e strumentazioni wi-fi per consentire ai nostri visitatori di navigare liberamente, attraverso il proprio computer. L’azienda ha una certificazione biologica per quanto attiene la parte agricola e produce carni, formaggi, pane, olio ed ogni varietà di verdura, per garantire il mangiar sano, genuino ed equilibrato. Ottimo il servizio di ristorazione”.
Il sito web è www.monacodimezzo.com.
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