E' iniziato il gran caldo e, come ogni anno, torna alla ribalta il problema degli anziani e delle persone sole e della necessità di attivare iniziative ed opportunità che consentano di affrontare con meno disagi il gran caldo e le criticità legate alla stagione estiva causate dalla partenza per le vacanze di parenti ed amici. Ci risponde Gioacchino Oddo, Direttore del Dipartimento per l'integrazione socio-sanitaria dell'ASP di Palermo.
Com'è organizzata la struttura sanitaria pubblica per affrontare i problemi degli anziani dovuti al caldo?
"Partiamo da una premessa: c'è una considerevole differenza tra il Meridione e il resto dell'Italia. Da noi non vi sono casi di emergenza legati al caldo per gli anziani, perché, in genere, godono di una buona assistenza garantita dai propri familiari che (per effetto di un retaggio tipico dell'uomo meridionale, che lo porta a non abbandonare il proprio caro anziano), limitano fortemente i casi di vera solitudine o di abbandono. Quindi, se vi sono richieste d'intervento, di solito, arrivano ai medici di famiglia o alle guardie mediche, più raramente al pronto soccorso e riguardano, più che altro, problemi di cali di pressione piuttosto che casi di colpi di calore. C'è un buon sistema di protezione (soprattutto in Sicilia e a Palermo rispetto alle altre regioni d'Italia) che fa sì che non si registrino vere e proprie emergenze, seri casi di malessere legati al caldo, o eventi di mortalità. Comunque, presso l'Asp 6 è stato attivato un servizio di protezione che opera attraverso una centrale operativa di cura domiciliare che, in seguito alla chiamata, invia lo specialista di Medicina generale presso il domicilio del paziente che accusa i sintomi del caldo".
Quali sono?
"sudorazione, disidratazione, sensazione di svenimento, malessere generale.
Ci può parlare più dettagliatamente del servizio che l'ASP 6 ha predisposto per il problema caldo?
"Per ridurre il disagio ed il rischio di situazioni di emergenza per la popolazione anziana abbiamo predisposto un piano specifico di intervento in collaborazione con il Comune, la Provincia, la Protezione Civile e le Associazioni di volontariato presenti sul territorio. In particolare, all'ASP compete la promozione di iniziative di prevenzione, tra le quali un'informazione chiara e mirata alla popolazione anziana interessata. Una corretta informazione, infatti, aiuta a conoscere i rischi del grande caldo e a riconoscere precocemente i disturbi che vanno sottoposti all'attenzione dei sanitari. Una serie di consigli utili su come difendersi dal caldo è stata inserita in un manuale, consultabile da tutti sul sito www.asppalermo.org. Questo opuscolo, curato con la collaborazione del personale sanitario, si pone l'obiettivo di fornire dei consigli utili agli anziani, alle loro famiglie e a tutti coloro che li assistono a domicilio, nelle strutture residenziali e diurne, al fine di adottare comportamenti appropriati che possano ridurre i disagi psicofisici ed i loro problemi di salute e facilitarne la gestione. Il documento riporta, inoltre, un elenco di numeri utili da contattare in caso di emergenza".
In base ai dati in vostro possesso, quale potrebbe essere l'incidenza degli interventi da parte dei medici della struttura pubblica per gli anziani vittime del caldo?
"Guardi, prorio a dimostrazione del fatto che da noi non si registrino seri casi di emergenza dovuta al caldo, lo scorso anno non abbiamo avuto chiamate ai numeri del nostro sistema di allerta, appositamente istituito per questo problema".
Ma, allora, non si deve parlare di emergenza caldo?
"In realtà, il problema del caldo può manifestarsi pericolosamente nei casi di aggregazione sociale (come le manifestazioni, i cortei durante le feste estive, lo stadio, gli ingorghi stradali, i pellegrinaggi). E molto meno per gli anziani, ben assistiti dalle cure dei propri cari, tanto da porre sotto controllo un eventuale evento negativo"
In ogni caso, in che modo l'Asp 6 e i vari distretti sanitari, predispongono i loro servizi di assistenza agli anziani per l'estate?
"I medici di base ricevono via e-mail un bollettino meteorologico che li informa sull'eventualità di uno stato di emergenza caldo e di eventuali situazioni di allerta. Ad ogni medico è stato fornito un opuscolo contenente tutti i recapiti telefonici delle centrali operative per attivare, in caso di necessità, un servizio di assistenza infermieristica. Inoltre, periodicamente, chiamiamo i pazienti che si trovano in assistenza domiciliare per sincerarci delle loro condizioni. Realizzia-mo un servizio di allerta attraverso il quale invitiamo tutto il personale infermieristico a porre attenzione ad eventuali casi di rischio. E' un sistema che riesce a garantire una protezione sufficiente".
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