Il sole splende, l'estate è arrivata. Come resistere, dopo questa primavera capricciosa, alla tentazione di stendersi a caccia di un po’ di tintarella che ci faccia sembrare più vicino il momento di andare finalmente in vacanza? Ma per non incorrere in pericolose esposizioni che possono causare dolorose scottature o danni ancora peggiori alla pelle, ecco i consigli dello specialista, il dermatologo Angelo Raffaele Cinque per conquistare un bel colorito senza danni.
Dott. Cinque quanto fa bene esporsi al sole?
“L’esposizione solare, come tutte le cose, fa bene se assunta in modiche dosi, Gli eccessi sono, invece, dannosi. I raggi solari sono fondamentali per le ossa (azione antirachitica e antiosteoporotica), perché, attivando la vitamina D, favoriscono l’apposizione calcica alle ossa. Gli UVA hanno azione sterilizzante e quindi diminuiscono la quantità di batteri e funghi sulla pelle, mentre gli infrarossi, determinando la vasodilatazione con l’aumento della microcircolazione di superficie, aiutano a mantenere la pelle giovane. Da non dimenticare che i raggi solari aumentano la quantità di ormoni sessuali con innalzamento della libido. Tutto ciò però è da intendersi se ci si espone al sole a dosi ragionevoli, che a seconda del tipo di pelle e delle condizioni di esposizione oscillano tra i venti e i quaranta minuti”.
Quali momenti della giornata consiglia per esporsi al sole?
“Le ore migliori sono quelle comprese tra le 9 e le 11 del mattino e poi tra le 17 e le 19. Cioè le ore della giornata in cui la luce ha un maggiore piano incidente e, quindi, il sole non è a picco e la quantità di radiazioni è minore”.
Secondo lei le creme solari e i prodotti dopo sole proteggono veramente?
“Beh, ci si può proteggere dal sole con mezzi fisici, come cappelli, occhiali, ombrellone. Ma anche con fotoprotettori a base di minerali (ossido di zinco e biossido di titanio), che formano un film protettivo sulla cute: proteggono moltissimo, non sono assorbiti e quindi inerti. Però, non sono in grado di bloccare integralmente gli UVA e quindi non vanno benissimo per chi ha le macchie brune tipo melasma o cloasma. Per quanto riguarda, invece, i fotoprotettori a base chimica, i vantaggi sono offerti da una maggiore gradevolezza cosmetologica, una buona protezione anche da UVA e sono assorbibili dalla pelle. I fotoprotettori misti chimico-fisici danno una buona protezione e sono anche gradevoli dal punto di vista cosmetologico. Le creme dopo-sole hanno la funzione di reidratare la pelle stressata dall’esposizione solare, pertanto, vanno bene anche le normali creme idratanti. E’ importante ricordare di applicare le creme protettive almeno 20-30 minuti prima dell’esposizione solare per consentire la stabilizzazione del prodotto, e di riapplicare il fotoprotettore ogni 2-3 ore e dopo il bagno (se non è water proof, cioè resistente all’azione lavante dell’acqua)”.
Quali sono gli effetti del sole sul cuoio capelluto?
“Il sole e il sale determinano una notevole disidratazione delle strutture sottoposte alla loro azione. Pertanto, è buona norma utilizzare dei prodotti protettivi e reidratanti del capello. Per chi ha pochi capelli, o li rade, deve ricordare che il cuoio capelluto è quello più esposto alle radiazioni solari e, quindi, va protetto con fotoprotettori adatti. Inoltre in caso di prolungata esposizione al sole, per evitare colpi di calore si consiglia di indossare un cappellino, preferibilmente di cotone per consentire una migliore traspirazione”.
Quali danni può provocare un’errata esposizione al sole?
“Le radiazioni solari determinano danni immediati e danni a lungo termine. Infatti il primo danno che il sole può causare è il temuto eritema solare. Ma agisce in maniera più subdola, anche a distanza di anni, causando lesioni molto più gravi, come l’invecchiamento della pelle (cioè la diminuzione dell’elasticità e l’ispessimento, cause delle rughe) e i tumori. Non vi è prova certa che l’esposizione solare sia determinante nell’insorgenza del melanoma, pur tuttavia, vi è un significativo aumento dei melanomi nelle popolazioni di origine anglosassone che risiedono nei paesi assolati del Commonwealth (Australia e Africa). Quindi, nel dubbio, è meglio proteggersi”.
In caso di insolazione, cosa si deve fare?
“In caso di eritema solare (che, in soggetti predisposti, può verificarsi anche con basse dosi di esposizione per una sorta di allergia al sole), il trattamento si basa su lenitivi topici (eccellente l’infuso di camomilla freddo applicato sulla pelle per almeno venti minuti) e cortisonici per uso topico o per via generale. In caso di colpo di calore, dovuto ad un surriscaldamento corporeo, il trattamento deve essere valutato da personale medico, ma, certamente, l’applicazione di bende fredde in testa contribuisce ad abbassare la temperatura intracranica”.
Esiste una preparazione al sole (come, per esempio: il primo giorno non più di cinque minuti di esposizione, il secondo giorno quindici, ecc…)?
“SI, è corretto esporre gradualmente il proprio corpo al sole affinché venga prodotta la melanina, che ha funzione protettiva naturale dai raggi solari. Potrebbe andar bene una tabella tipo venti-trenta-quaranta-sessanta-novanta minuti con progressione ogni due giorni. Ma, è ancora meglio preparare il proprio corpo all’esposizione solare nutrendolo con integratori alimentari a base di beta-carotene, vitamina E, selenio, luteina, altri antiossidanti o con regolatori di risposta immunitaria nei soggetti con spiccata tendenza all’eritema solare. L’assunzione di tali integratori dovrebbe iniziare almeno un mese prima dell’esposizione solare e protrarsi per tutto il periodo estivo”.
Quali sono i rischi e i benefici del mare sulla pelle?
“Le tre esse magiche: sun, salt, sea, cioè sole, sale e oligosostanze marine. Sono un toccasana per la pelle. I vantaggi terapeutici di questi tre elementi sono innegabili, ma bisogna sempre ricordare di usare il buon senso nello sfruttare questi favolosi elementi naturali. Attenzione al bordo piscina, alle docce e a tutte le superfici caldo-umide dove si cammina a piedi scalzi: le verruche plantari sono sempre in agguato, mettete, quindi, le ciabattine. Ricordatevi di esporvi gradualmente al sole, nelle ore consigliate, di proteggervi dall’esposizione prolungata: avrete un’eccellente abbronzatura, senza eritema e spellature e senza alcuna urgenza dermatologica”.
E adesso. non resta che augurarvi buona estate. Ma attenzione a non prendere una bella insolazione.
|