"Certi periodi dell'anno, si sa, spesso portano fastidi, anche gravi a persone che soffrono di certe intolleranze. Nei numeri precedenti del nostro giornale ci siamo soffermati su risposte allergiche della pelle e delle vie respiratorie. Ma le allergie colpiscono altri organi, come gli occhi. Per conoscere più da vicino il fenomeno, abbiamo sentito la Dott.ssa Rossella Macedonio, direttore sanitario del Centro oculistico Domus. 

Cosa si intende per allergia?
L'allergia è una reazione di difesa eccessiva del sistema immunitario di fronte a sostanze eterologhe, innocue per i soggetti normali: rappresenta, quindi, una risposta clinica ed infiammatoria, mediata immunologicamente. Nel 90% delle forme allergiche sistemiche rappresenta un coinvolgimento dell'occhio.

Come si differenziano quelle che colpiscono gli occhi?
Le allergie che colpiscono gli occhi, sotto forma di congiuntiviti o cheratocongiuntiviti, si differenziano in: cheratocongiuntivite atopica (20-50 anni), è la forma più grave che può essere associata ad un eczema con possibile compromissione visiva, con dolore, iperemia (aumento del sangue, ndr) ed edema (accumulo di liquidi, ndr) palpebrale; cheratocongiuntivite primaverile (4-15 anni), stagionale, caratterizzata da prurito, iperemia, lacrimazione, fotofobia e senso di corpo estraneo; congiuntivite allergica tipo "hay fever" (20-40 anni), forma cronica associata al contatto con allergeni presenti nell'ambiente domestico (acari, animali domestici), associata a rinite con forte prurito, gonfiore della congiuntiva e lacrimazione intensa; congiuntivite giganto-papillare, colpisce soprattutto i portatori di lentine a contatto e di protesi oculari; i sintomi sono caratterizzati da discomfort (disagio, ndr) del bordo palpebrale, dolore, annebbiamento visivo e secrezione di mucosa".

Quali possono essere la cause?
"Sono numerose: fattori generici che ne aumentano la predisposizione; stile di vita occidentale, poiché l'igiene e l'uso diffuso di farmaci hanno come effetto opposto quello di "impegnare" poco il sistema immunitario che, in questo modo, aumenta la predisposizione alle allergie; cambiamenti climatici che hanno determinato l'aumento delle temperature e favorito impollinazioni più intense".

Quali conseguenze può determinare un'allergia non trattata?
"Può diventare cronica o andare incontro a complicazioni batteriche, cheratiti (infiammazioni della cornea, ndr) e diminuzione del visus (acutezza visiva, ndr)".

Le allergie agli occhi sono in aumento? Perché?
"Sì, soprattutto (nei Paesi occidentali) nei bambini e negli adolescenti perché, secondo recenti indagini della Siaip (Società Italiana Allergologia e Immunologia Pediatrica), in Italia il 20% dei bambini è particolarmente sensibile a polvere, pollini, peli di animali, paradossalmente per un eccesso di igiene, in quanto gli ambienti sono asettici e, quindi, c'è una diminuzione di carica microbica ambientale. I batteri, infatti, sono importanti perché inibiscono le reazioni allergiche. A riprova di ciò, in Africa, non si registrano incrementi significativi. Importante scoperta è che l'inquinamento in sé non costituirebbe la causa scatenante".

Esiste un calendario delle allergie? Quali sono i mesi più critici?
"Nel Sud i mesi più critici sono febbraio e marzo in cui c'è alta fioritura del cipresso, aprile e maggio in cui c'è alta fioritura della parietaria, delle graminacee e dell'olivo, luglio in cui c'è alta fioritura dell'artemisia. Ma anche settembre e ottobre per l'alta fioritura delle composite".

Quali danni possono creare le reazioni allergiche?
"Le reazioni più pericolose derivanti dall'allergia sono quelle di cross-reattività tra pollini e alimenti. A volte, si manifesta la cosiddetta allergia crociata con gli alimenti perché alcuni pollini contengono antigeni (macromolecole capaci di reagire con i prodotti del sistema immunitario, ndr) presenti anche in alcuni elementi vegetali e si può verificare una reazione allergica generale con gravi sintomi (spasmi bronchiali, fino all'edema della glottide, quando questi alimenti vengono ingeriti durante la stagione di impollinazione. A tale scopo, esiste una tabella di cross-reattività in cui è configurato un elenco di alimenti da non ingerire durante l'impollinazione di una determinata pianta)".

E' possibile prevenire le reazioni dopo avere scoperto di essere allergici?
"In verità, è impossibile eliminare l'esposizione all'allergene responsabile, questo può avvenire solo per le allergie a farmaci, alimenti o animali. Infatti, i pollini si ritrovano anche in casa perché passano facilmente ovunque, trattandosi di particelle microscopiche. Pur tuttavia, si può evitare di passeggiare durante le ore più calde e nelle giornate ventose, usare una corretta igiene perioculare e del bordo palpebrale ed utilizzare spesso dei colliri lubrificanti. Esiste anche la possibilità di somministrare un collirio antistaminico in fase preventiva, cioè alcune settimane prima del contatto con l'allergene, così, nel momento più acuto, i sintomi sono ridotti d'intensità".

Qual è la terapia per le congiuntiviti allergiche?
"La principale è costituita da colliri antistaminici, somministrati per tutto il periodo dell'impollinazione, associati a colliri lubrificanti per proteggere la superficie oculare e, nei casi più gravi (con edemi ed iperemia congiuntivale) si usano colliri al cortisone. Si preferiscono colliri mono dose poiché senza conservanti, che potrebbero irritare la superficie oculare".

Presso il suo centro a quali esami è possibile sottoporsi?
"Si effettuano principalmente visite oculistiche nei periodi antecedenti al periodo di impollinazione per procedere alla terapia preventiva; inoltre, poiché durante i fenomeni allergici viene disturbata l'integrità e la qualità del film lacrimale, effettuiamo vari tipi di test lacrimali per analizzare l'alterazione dei componenti lacrimali e, a tal fine, instaurare una terapia per le dislacrimie associate a congiuntiviti allergiche. Tutto questo consente di evitare gli appannamenti della cornea e la sensazione di secchezza e corpo estraneo che accompagna, soprattutto, la congiuntivite primaverile".