pagina 3 - medicina
Quando il bambino dice: "Sono cretino". 
Come individuare un disturbo specifico d'apprendimento
di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

I disturbi di apprendimento, secondo quanto rivelano le ricerche, sono legati a problemi neurobiologici con base genetica. Generalmente, il disturbo emerge in ambito scolastico: quando il bambino, solitamente a partire dalla fine della seconda elementare, non segue gli stessi standard di apprendimento dei coetanei , con particolari difficoltà soprattutto nel processo di acquisizione della lettura, o ha tempi diversi di apprendimento. Sull'argomento abbiamo sentito il dott. Matteo Sclafani, psicologo specialista in psicologia infantile e dell'età evolutiva del Ce.d.Ap., l'associazione specialistica di alta competenza, che nasce per rispondere ai problemi infantili relativi ai disturbi di apprendimento.

nella foto: Il Dott. Matteo Sclafani

 

 

 

 


Quando è possibile individuare un disturbo d'apprendimento nel bambino?
"Una diagnosi esatta non può essere fatta prima della seconda elementare e per la discalculia, addirittura in terza elementare perché il processo implica attività cognitive differenti. Porre l'attenzione sul bambino nei primi anni di scuola elementare potrebbe far scoprire in tempo gli indicatori di rischio di un eventuale ritardo di apprendimento in atto. Qui l'importanza della prevenzione che,realizzandosi attraverso la diagnosi precoce, permette di intervenire il prima possibile riducendo le conseguenze del disturbo".

Com'è un bambino affetto da disturbi di attenzione ed iperattività (ADHD, ndr)?
"I bambini con ADHD sono bambini soli, emarginati dal contesto delle relazioni perché hanno delle difficoltà anche a mediare la vita sociale per effetto di questa impulsività, spesso sono emarginati anche dagli insegnanti che non riescono a gestirli. Il nostro lavoro è supportare il bambino che può in alcuni casi, su valutazione del neuropsichiatra, essere aiutato con terapia farmacologica. Per supportare il bambino con ADHD coinvolgiamo anche i contesti scolastico e familiare perché siano di aiuto nell'ambito della terapia somministrata ( in questo caso soprattutto psicologica),attraverso la quale si insegnano tutte le strategie per la regolazione della propria impulsività. L'incidenza dei disturbi di attenzione ed iperattività è del 4 per cento sulla popolazione pediatrica". 

Come si esegue la diagnosi di un disturbo di apprendimento?
"Secondo le linee guida del Ministero la diagnosi si esegue attraverso la somministrazione di test, adeguati all'età del bambino,che consentono una valutazione psicologica, non soggettiva, di tipo scientifico degli apprendimenti raggiunti dal bambino al momento della diagnosi per evidenziare l'eventuale presenza di un ritardo, già negli anni della scuola elementare o della scuola media. Per poter effettuare la diagnosi di un disturbo di apprendimento è importante anche la valutazione del quoziente intellettivo che deve essere nella media , altrimenti il ritardo di apprendimento sarà dovuto, per esempio, ad un ritardo mentale".

Cosa produce nel bambino un ritardo di apprendimento?
"Una forte demotivazione allo studio, che diventa un'attività frustrante in ragione delle difficoltà presenti nel bambino, che mostra un quadro psicologico molto delicato, che è importante cogliere, in quanto genera un malessere". 

Il riconoscimento di un disturbo di apprendimento quali difficoltà pone?
"Riconoscere la presenza di un disturbo di apprendimento non è semplice perché si rischia di scambiare un normale atteggiamento del bambino per patologico. Occorre, dunque, rivolgersi a figure altamente specializzate competenti che individueranno il problema attraverso la somministrazione di strumenti idonei. E' importante che il livello cognitivo sia nella norma perché molte insegnanti e molti genitori considerano la dislessia la conseguenza di un ritardo, ritengono opportuna l'assegnazione di un'insegnante di sostegno. Si sottolinea invece che il disturbo di apprendimento è specifico in casi con quoziente intellettivo nella norma e riguarda proprio le aree della lettura, della scrittura e del calcolo matematico. La Legge infatti è specifica tanto da escludere i disturbi di apprendimento dall'handicap".

In cosa consiste un intervento riabilitativo?
"Una delle frasi più ricorrenti che ci riportano i bambini con disturbi dell'apprendimento è: 'Sono cretino', imputando a se stessi le difficoltà che hanno. Il fatto che non riescano a soddisfare il loro compito primario che è quello di studiare, dal loro punto di vista deludono le aspettative dei propri genitori. Questo crea in loro frustrazione e una mancanza di autostima che va ricostruita attraverso la sperimentazione del successo all'interno di un percorso riabilitativo".

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