pagina 3 - speciale apparato osteoarticolare
La tecnologia al servizio della salute
di Giusy Egiziana Munda - giusymunda@nellattesa.it

Per effettuare una buona diagnosi, occorrono competenza e intuito, non ci sono dubbi. Ma un ruolo non secondario lo svolgono le apparecchiature di cui è dotato lo studio al quale ci affidiamo per avere un responso sul nostro stato di salute. Sotto questo profilo gli strumenti nello studio del Dott. Gaetano Cappellino ne fanno una struttura di qualità e all'avanguardia per la dotazione tecnologica che la caratterizza. Allo specialista abbiamo chiesto quali esami è possibile eseguire nel suo studio.

Dott. Cappellino, nel suo studio, tra gli altri, è presente uno strumento per la radiologia digitale. Per quali casi è prevista e qual è la differenza rispetto alla radiologia classica?
"La radiologia digitale è eseguibile in tutti i campi sottoponibili ad esame radiologico. Quella digitale è l'ultima sciccheria tecnologica. L'acquisizione digitale, a differenza di quella a raggi x, consente di avere minori margini d'errore. Il che significa meno radiazioni per il paziente ed esami migliori".

In cosa consiste l'ortopantomografia telecranio per ortodonzia?
"E' un esame radiologico ad acquisizione digitale con applicazione alla branca specialistica dell'odontoiatria e dell'ortodonzia".

La morfometria vertebrale digitale?
"E' un esame che si esegue sulla colonna vertebrale e rappresenta un supporto alla densitometria ossea. Quando abbiamo pazienti che risultano osteoporotici, l'acquisizione digitale della colonna ci consente di studiare tutte le altezze delle vertebre che vanno dalla terza dorsale all'ultima lombare. Questo tipo di strumentazione permette di poter gestire in maniera più specifica un paziente osteoporotico a livello farmacologico".

In cosa consiste la mineralometria ossea computerizzata?
"E' la densitometria ossea classica che serve per la diagnosi dell'osteoporosi. Presso il mio studio viene svolta con sistema DEXA( Dual Energy X-ray Absorption), che è una sorgente a doppia energia a raggi X, sia sui segmenti ultra distali (si tratta del decimo distale e del medio distale del radio) che sulla colonna. Si utilizza come ulteriore diagnosi della colonna vertebrale, sulla base di una precedente diagnosi eseguita con morfometria vertebrale e con la TAC. Per effettuare la densitometria ossea sulla colonna utilizziamo un software della TAC che consente, in assoluto, attraverso l'impiego di una maggiore dose di radiazioni,un esame più preciso. Viene però, comunque utilizzato, in un primo approccio, per la garanzia di valutazioni diagnostiche elevate che è in grado di offrire. Successivamene si continua il follow-up tramite i densitometri a doppia energia distali, che garantiscono un monitoraggio terapico. L'osteoporosi è una patologia sistemica e, in quanto tale, riguarda non un singolo segmento osseo. ma tutto lo scheletro. Rilevando dunque la densità scheletrica di un osso è possibile fare un calcolo che darà un parametro d'informazione della densità ossea di tutto lo scheletro".

Ma allora, perché per un esame sensitometrico si utilizzano strumenti a radiazioni piuttosto che ad ultrasuoni?
" E' un problema di natura fisica. L'ultrasuono non attraversa l'osso, per cui i sistemi ad ultrasuoni consentono una diagnosi molto grossolana. Riguardo l'esposizione ai raggi X c'è da fare questa osservazione: è da considerare invasiva quando non serve. La somministrazione di dosi maggiori viene giustificata se riesce a garantire una diagnosi che permette di salvare un paziente. Dunque è meglio una dose giusta e corretta, ma che abbia un valore diagnostico, piuttosto che ripetere tante volte tante radiografie inutili che in quel momento potrebbero non servire. Bisogna valutare la quantità di dose utile presa e considerarne i benefici. I pazienti oncologici, per esempio, hanno bisogno di fare continue TAC (una macchina abbastanza invasiva) in tempi molto brevi. Ma pur trattandosi di un esame abbastanza invasivo dal punto di vista radiattivo, bisogna valutarne i benefici".

E la mammografia H.F. digitale?
"Consente di eseguire esami mammografici ad alta frequenza con, in assoluto, la minor dose di radiazioni per il paziente e la possibilità di avere immagini ad altissima risoluzione, le migliori possibili. Grazie a questa tecnologia è possibile vedere noduli con segni diretti, cioè piccoli pacchettini, microcalcificazioni, o stelline che possono aiutare la diagnosi, nonostante siano di dimensioni millimetriche".

Quale altro esame consente di conoscere meglio la natura e l'entità della macchia? "L'ecografia permette di vedere se c'è una distorsione del parenchima ghiandolare, o rileva il noduletto. In presenza di questa distorsione si associa il Color Doppler o il Power Doppler e, oggi ,anche un nuovo sistema: l'E-Flu, un'ulteriore avanzamento tecnologico del Doppler, utile per studiare la neoangiogenesi (la lesione) e, quindi, a dare una migliore caratterizzazione".

In cosa consiste la T.C. spirale? 
"Funziona acquisendo una spirale elicoidale e un volume nell'ambito del quale possono venire ricostruiti con assoluta fedeltà tutti i piani (assiali,sagittali, coronari). Rispetto alla TAC tradizionale consente una stratificazione della parte osservata su tutti i piani del 3D. All'interno del volume rilevato si può spaziare e valutare in tutti i piani quello che si desidera vedere. Oggi infatti grazie all'impiego di queste nuove tecnologie è possibile giungere con maggiori dettagli all'approccio terapeutico". 

Ci parli dell'ecotomografia 3D live
"Il 3D è il fiore all'occhiello dell'evoluzione tecnologica dell'ecografia. 3D live non è altro che un'acquisizione in tempo reale che consente, nell'ambito delle morfologiche fetali, di vedere il bambino, ancora in grembo alla mamma, in 3D, cioè con immagini dinamiche e non più statiche".

E l'Eco-Color Doppler? 
"Viene indicato sia per gli studi vascolari connessi a problemi di varicosi e a problematiche riguardanti gli aspetti specialistici della chirurgia vascolare, sia per gli studi dei tronchi sovra -aortici delle carotidi. Funziona attraverso un ecografo e consente di vedere il flusso sanguigno all'interno dei vasi. Nel caso di controlli rivolti ai vasi sanguigni più piccoli utilizziamo il Power-Doppler (un'evoluzione del Doppler). Infine, l'E-Flu consente di fare della campionature, ossia di valutare il flusso sanguigno all'interno di questi vasi più piccoli per i quali il Doppler offre un'immagine di colore, ma non garantisce la visione delle condizioni del flusso".

Cos’è l'ecocardiografia?
"E' un'ecografia al cuore eseguita con sonde specialistiche cardiologiche. Il suo hardware conferisce velocità di acquisizione molto più rapida, garantendo immagini di ottima qualità".

Chi si sottopone a questo esame?
"Spesso sono screening fatti su giovani atleti che nascono con particolari patologie cardiache, o pazienti, con problemi cardiologici in genere, che hanno bisogno di valutare problemi valvolari, di parete o occlusioni delle coronarie e situazioni di sofferenza cardiaca. In più si utilizza per esaminare tutte quelle patologie cardiologiche che riguardano anche l'aspetto infettivo del cuore, quindi anche i versamenti e le pericarditi". 

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