Le stragi del sabato sera dovute ad abuso di alcool tra i giovani non si fermano. Il ministero dell'Interno e la Polizia stradale sono già impegnati nel progetto di prevenzione e informazione "Icaro". Il Questore di Palermo, Alessandro Marangoni, che ha deciso di sostenere lo spettacolo "Petali nel blu" dell'associazione "Quelli della rosa gialla" di Brancaccio, si è fatto promotore di un'ulteriore iniziativa di prevenzione nelle scuole cittadine e della provincia coinvolgendo insieme gli uomini della Polizia, presidi e insegnanti, i medici di famiglia, laboratori d'analisi, volontari e giornalisti. La campagna probabilmente vedrà a breve anche la partecipazione dell'Arma dei Carabinieri. IL progetto punta ad un'azione coordinata di cultura, sicurezza, legalità e solidarietà, rivolta ai giovani. Lo spunto, come dicevamo, l'ha offerto il musical del gruppo "Quelli della Rosa Gialla", "Petali nel Blu", andato in scena prima di Natale al Teatro Biondo con oltre tremila presenze, grazie al Questo che l'ha fortemente sostenuto per la forza educativa e culturale che esprime. Il nuovo progetto si articolerà su più azioni. In occasione delle rappresentazioni teatrali di "Petali nel Blu", le forze dell'ordine organizzeranno nei licei palermitani stage informativi e formativi , con il supporto di video e del trailer dello spettacolo; uno sportello di ascolto formato da medici, analisti e councelor sarà a disposizione degli studenti che ne faranno richiesta; si cercherà di stimolare nei giovani il senso della solidarietà attraverso la partecipazione ad attività di volontariato che potrebbero costituire crediti formativi.
All'invito del Questore hanno finora risposto i presidi Anna Maria Catalano (Liceo scientifico "Benedetto Croce"), Leonardo Saguto (Liceo scientifico "Cannizzaro"), Gaetano Pagano (Liceo scientifico "D'Alessandro" di Bagheria), Giuseppe Occhipinti (Istituto Tecnico commerciale "Pio La Torre"); e poi don Enzo Volpe, direttore del "Don Bosco Ranchibile". E ancora, Pippo Sicari, presidente dell'assoziazione "Quelli della Rosa Gialla", padre Antonio Garau, presidente dell'associazione "Jus Vitae", Sergio Fabra, presidente dell'Associazione Nell'attesa, i medici Gaetano Cappellino e Diego Fabra.
"Gli stage vedranno impegnati gli agenti della Polizia di Stato nelle scuole" , ha commentato il questore Alessandro Marangoni nel corso dell'incontro. I responsabili delle forze dell'ordine parleranno del fenomeno agli studenti con l'ausilio di supporti video e la proiezione del trailer in DVD dello spettacolo " Petali nel Blu". "Bisogna sfatare tra i giovani l'immagine del poliziotto-sbirro - ha sottolineato Marangoni -favorendo la cultura della legalità, cioè una cultura che pone al centro di ogni azione la dignità, la vita, la salute e la sicurezza dell'uomo. Noi difendiamo appunto questo principio".
Pippo Sicari, condividendo l'idea del Questore, ha ricordato che "è nel teatro che si crea la vera magia. E' nel teatro che i giovani capiscono il vero senso del messaggio trasmesso loro". Il medico di Brancaccio ha reso noto che, grazie all'interessamento del Questore, a Pasqua "Petali nel Blu" tornerà al Biondo, dopo il grande successo di pubblico registrato a Natale. Don Enzo Volpe ha a sua volta messo a disposizione il Don Bosco Ranchibile e il Teatro Savio per altre rappresentazioni. Diego Fabra ha ricordato che il problema dell'abuso di alcool non si ferma solo agli incidenti mortali, ma ha pesanti ricadute sulla salute dei giovani. Parere pienamente condiviso da Gaetano Cappellino che ha proposto un servizio di screening gratuiti offerti da una task force di medici specialisti (councelor, medici di base, radiologi, analisti). I giovani che fanno uso di alcol e che desiderano essere aiutati potranno rivolgersi a questo "sportello d'ascolto" che agirà sotto il diretto controllo delle scuole. Cappellino ha rivelato che numerosi specialisti si sono già dichiarati disponibili ad aderire all'iniziativa. L'incontro ha suggerito a Padre Garau una riflessione sull'importanza del volontariato. Prendendo spunto dall'esempio dei ragazzi di Brancaccio (una delle zone più disagiate di Palermo), come scuola di vita per i giovani. L'esponente di Jus Vitae si è augurato che questa iniziativa possa stimolare nei giovani la cultura della solidarietà. Idea condivisa dalla professoressa Catalano che ha proposto l'inserimento tra i crediti formativi di attività sociali in cui potrebbero impegnarsi gli studenti nel tempo libero. I presidi, condividendo pienamente il progetto, si sono detti disponibili alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra i convenuti per avviare al più presto l'iniziativa.
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